Trattoria della Faggiola - via Faggiola 1 - PISA - tel. 050 556179
Entriamo in questa trattoria che
abbiamo prenotato seguendo le indicazioni della guida di SlowFood, e
rimaniamo piacevolmente colpiti dall'ambiente, rustico per via dei
mattoni a vista, ma anche ricercato grazie ai moderni e originali
lampadari in rame; alle pareti belle foto in biancoenero di un
concerto jazz. I tavolini, piuttosto piccoli e un po' troppo
ravvicinati sono apparecchiati con tovagliette all'americana di
carta-paglia e tovaglioli di carta di buona qualità a colori vivaci,
che fanno da pendant con i bicchieri anch'essi di vari colori. Il
menù è esposto su una grande lavagna a metà sala, sala non molto
grande e quindi la visibilità è garantita da ogni tavolo.
Una giovane cameriera cordiale e
simpatica prende le ordinazioni e spiega i piatti; noi prendiamo i
“pici” al ragù di cortile e spaghetti al sugo di cozze. I
“pici”, sorta di spaghettoni fatti a mano, sono molto buoni e il
sugo è ricco e sapido, mentre gli spaghetti, pur essendo ben conditi
hanno il difetto di essere precotti o comunque troppo cotti. Per
secondo io prendo il “peposo” di manzo con patata, una sorta di
spezzatino al pepe: la carne è morbida e saporita e molto buono
anche l'intingolo che, a parer mio, ha il difetto di essere pieno di
numerosi grani di pepe che vanno scartati e che quando arrivano, per
sbaglio, in bocca non sono gradevoli; ma pare che così debba essere
il “peposo”. La patata lessa si accompagna bene con il sugo
saporito. L'altro secondo è lo sformato di carciofi con pomodoro al
forno, ben presentato e più che gradito. Per dolce prendiamo 1
crostata di mirtilli da dividere in due, invogliati dai commenti del
tavolo vicino; in effetti la crostata è sicuramente casalinga e di
ottima fattura. Un mezzo litro di sangiovese sfuso, di buona qualità
e acqua gasata, oltre a un buon caffè completano la nostra cena. Di
solito non amo le acque gasate fatte-in-casa dei ristoranti, ma in
questo caso non posso lamentarmi perchè viene servita gratis!.
Infatti sulla lavagna del menù campeggia la scritta: PANE COPERTO E
SERVIZIO €1 - ACQUA GRATIS. Il caffè è servito al costo di 1
€uro. Totale per la nostra cena €43, ben spesi! In definitiva un
ottimo indirizzo a Pisa tra megapizzerie e ristorantoni
acchiappaturisti.
Trattoria da Bussè - piazza del Duomo 31 - PONTREMOLI - tel 0187 831371
Cena del Lunedì di Pasqua;
all'ingresso di questa storica trattoria di Pontremoli c'è un
curioso cartello: qui non si cucinano funghi. In una zona dove tutta
la gastronomia sembra girare intorno al Porcino, con una probabile e
possibile banalizzazione di ogni piatto, la scelta di non cucinare
funghi è non solo coraggiosa, ma significativa di una sicurezza ed
una padronanza delle proprie scelte gastronomiche.
La trattoria è piccola e raccolta; 2
stanzette con soffitto a volta per una quarantina di coperti.
All'ingresso della seconda saletta, dove veniamo fatti accomodare,
c'è appeso un quadretto con la foto di un giovane Veronelli e la
scritta “Questo ristorante è consigliato da Luigi Veronelli...”.
Le pareti sono rivestite in legno nella parte inferiore e imbiancate
con disegni floreali nella seconda metà. Il menù, non molto ricco
di proposte, è recitato a voce dalla cameriera. Noi prendiamo i
classici testaroli al pesto (siamo venuti qui per questo!) che si
presentano morbidi e ben conditi; il pesto è ottimo anche se io
avrei gradito una punta di aglio in più. Per secondo polpettone con
contorno di carciofi e torta salata. Il polpettone è forse fin
troppo sapido mentre i carciofi sono stupendi. La torta salata merita
una discorso a parte; contrariamente al solito è presentata come un
contorno; in effetti è molto bassa, con una sfoglia quasi
impercettibile; la farcitura, ricotta ed erbe è morbida e saporita.
Acqua minerale e un quartino di vino (devo riprendere l'autostrada
appena dopo cena!). Altra curiosità: non fanno il caffè! Il conto
viene compilato a mano all'uscita dalla proprietaria su un antico
banco da trattoria di alluminio. Il prezzo è più che onesto: cena
per due a 48 euri.